Per avere l’agevolazione è indispensabile che il cliente abbia realizzato una ristrutturazione edilizia e che abbia diritto della relativa detrazione.
Occorre, inoltre, che le spese per questi interventi di recupero edilizio siano sostenute a partire dal 1 gennaio dell’anno precedente.
Per ottenere il bonus è necessario che la data dell’inizio dei lavori di ristrutturazione preceda quella in cui si acquistano i beni.
Esempi di lavori che danno diritto al bonus:
La detrazione spetta per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2023 per l’acquisto di mobili nuovi (per esempio letti, armadi, ecc) e per elettrodomestici nuovi tra i quali i radiatori elettrici norvegesi.
Tra le spese da portare in detrazione si possono includere quelle di trasporto e di montaggio dei beni acquistati.
La detrazione per l’acquisto dei radiatori elettrici norvegesi si ottiene indicando le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi (modello 730 o modello Unico persone fisiche).
Indipendentemente dall’importo delle spese sostenute per i lavori di ristrutturazione, la detrazione del 50% va calcolata su un importo massimo di 8.000 euro, riferito, complessivamente, alle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici. Inoltre, la detrazione deve essere ripartita tra gli aventi diritto in dieci quote annuali di pari importo.
1. Bonifico
Come indicato nella guida ufficiale dell’Agenzia delle Entrate per il Bonus Mobili ed Elettrodomestici, il pagamento può essere effettuato anche tramite bonifico ordinario (pagina 6 art. 5). → “Se il pagamento è disposto con bonifico, non è necessario utilizzare quello (soggetto a ritenuta) appositamente predisposto da banche e Poste S.p.a. per le spese di ristrutturazione edilizia.”
Non è quindi necessario un pagamento specifico per ristrutturazione.
2. Carta di credito o debito
E’ consentito anche il pagamento tramite carta di credito o di debito (bancomati) in quanto trattasi di pagamenti tracciabili.
La data di pagamento è individuata nel giorno di utilizzo della carta da parte del titolare (indicata nella ricevuta di transazione) e non nel giorno di addebito sul conto corrente.