Abbiamo già illustrato quali sono i limiti del contatore Enel in un altro articolo del nostro blog.
Installando i radiatori elettrici norvegesi NOBO, qualora la potenza dei radiatori installati superi il limite al proprio contatore Enel o qualora siano presenti altri elettrodomestici (piano di cottura induzione, scaldacqua elettrico, forno, ecc) è necessario valutare la potenza impegnata, prima di scontrarsi con il problema del “contatore che salta”.
Il termine indica il livello di potenza disponibile per la vostra utenza elettrica ed è collegato al tema dell’aumento di potenza contatore. Solitamente è di 3 kW per un’utenza domestica tradizionale (3,3 kW potenza disponibile) ma chi ha più apparecchiature collegate e utilizzate in contemporanea può richiedere di aumentare la potenza impegnata.
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Quanto costa aumentare i kW al contatore?
Dal 2017 sono stati ridotti i costi per aumentare la potenza del contatore ed è stato possibile introdurre incrementi a scaglioni di 0,5 kW.
Si tratta di cifre una tantum, quanto segue è valido per il periodo 2020-2023:
Quindi, ipotizzando di volere “passare da un contatore da 3 kW ad uno da 6 kW” la spesa che affronterete è quindi di circa € 225 una tantum calcolati moltiplicando i € 55,66 per 3,3 kW, aggiungendo l’IVA al 10% e sommando € 23 di oneri di gestione (maggior tutela).
Se i calcoli non vi tornano è perché il contributo per l’aumento di potenza è basato sulla quella disponibile che, come si evince anche dalla bolletta, è superiore del 10% alla potenza impegnata (3,3 kW per utenze da 3 kW).

Ai costi della “potenza contatore”, una tantum, va aggiunta la quota potenza annuale, un importo da pagare in proporzione ai kW impegnati anche in assenza di consumi. La trovate in bolletta ed è indicata in €/kW/mese: per il passaggio da 3 kW a 6 kW il sovrapprezzo annuo è di poco più di 60€ (21,48€/kW/anno).
Attenzione: con l’utenza base da 3 kW, comunque, pagate una quota potenza relativa ai kW standard.
La riforma del 2017 ha però reso più conveniente aumentare la potenza, non solo perché sono state ridotte le tariffe degli incrementi di potenza impegnata ma anche perché, a maggiori consumi, corrisponde una riduzione della variazione percentuale sulla spesa complessiva. In parole povere, ha senso aumentare la potenza solo a fronte di un incremento dei consumi.
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